Autorizzazioni paesaggistiche

Nelle zone vincolate ai sensi del D. Lgs. 42/2004  gli interventi, qualora determinino modifiche all’aspetto esteriore degli immobili, necessitano di autorizzazione paesaggistica. L’interessato può presentare istanza di autorizzazione allo Sportello Unico per l’Edilizia, mediante procedimento telematico, utilizzando le form online specifiche.

L'Autorizzazione Paesaggistica per le trasformazioni in zona tutelata costituisce atto autonomo e presupposto rispetto al permesso di costruire o agli altri titoli legittimanti l'intervento, come stabilito dall’art. 146, D.Lgs. n. 42/04, "Codice dei beni culturali e del paesaggio".

In base alla tipologia di intervento è necessario presentare una specifica richiesta di autorizzazione.

Con l'entrata in vigore del DPR 31/2017 si è verificato un riordino delle tipologie di procedimento paesagggistico:

Autorizzazione paesaggistica semplificata, per interventi di lieve entità, come da allegato B della normativa.

Autorizzazione paesaggistica ordinaria, per gli interventi di maggior impatto.

Accertamento di compatibilità paesaggistica, per le opere già realizzate in difformità o assenza dell'autorizzazione paesaggistica, che non abbiano effetti eccedenti a quanto indicato al  comma 4 dell’art. 167 e al comma 1-ter dell’art. 181, D.Lgs. n. 42/04 e s.m.i.

 

DOCUMENTAZIONE PER LA PRESENTAZIONE DELL’ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA

 

Si raccomanda una puntuale verifica dell’ammissibilità degli interventi alla procedura semplificata e delle clausole di esclusione previste per alcune tipologie di opere dell’Allegato B del D.P.R. n. 31/2017.

 

L’istanza di autorizzazione paesaggistica semplificata a firma del richiedente e del progettista, opportunamente compilata in tutte le sue parti e corredata degli allegati richiesti corredata dalla documentazione nel seguito specificata.

1. Dichiarazione e asseverazione a firma del progettista compilata in tutte le sue parti

2. Relazione paesaggistica

3. Asseverazione della verifica di conformità urbanistica dello stato legittimato a firma del tecnico incaricato

4. Elaborati per la rappresentazione dello STATO DI FATTO

a)    Planimetria di inquadramento territoriale su Carta Tecnica Regionale o Ortofoto (scala 1:10.000) con individuazione dell’area interessata;

b)    Estratto di mappa catastale aggiornato e con individuazione dell’area interessata e dei mappali indicati nell’istanza;

c)    Planimetria quotata nelle scale 1:5.000, 1:2.000 o 1:1.000 in relazione alla dimensione ed alla localizzazione dell’intervento, con individuazione degli elementi costitutivi e rappresentativi del paesaggio che si ritenga utile considerare, con individuazione grafica dei vincoli paesaggistico- ambientali ricadenti sull’area interessata dagli interventi;

d)    Sezioni quotate, estese ad una porzione significativa del territorio circostante l’area oggetto di intervento, comprensive di sedi stradali ed edifici limitrofi;

e)    Rilievo topografico esteso ad un intorno significativo dello stato di fatto dell’area e/o dell’opera oggetto di intervento (piante e coperture, prospetti e sezioni significative in scala 1:100) sui quali si intenda intervenire, descrittivo anche delle caratteristiche di finitura originali (quali, ad esempio, il tipo di intonaco, di pitturazione delle superfici, di trattamento delle opere metalliche e lignee, dei materiali di gronda e di copertura, ecc.;

f)     Planimetria che indichi la sistemazione del verde attuale con indicazione delle essenze presenti;

g)    Documentazione fotografica aggiornata ed estesa ad un intorno significativo (con allegata la planimetria riportante i punti di ripresa), prodotta a colori e con stampa di buona qualità, che rappresenti da più punti di vista in modo panoramico l’immobile o l’area oggetto di intervento, le aree limitrofe, il paesaggio circostante e che permetta di capire le relazioni di intervisibilità con il contesto paesaggistico;

5. Elaborati per la rappresentazione dello STATO DI PROGETTO

a)    Simulazione fotografica o rendering tridimensionale dell’inserimento dell’opera nel contesto paesaggistico da più punti di vista con individuazione planimetrica dei punti di ripresa;

b)    Planimetria quotata, che individui i caratteri estetici e percettivi dell’intervento in relazione al contesto e indichi la sistemazione del verde, le mitigazioni e le compensazioni ambientali (nello stato di progetto e di raffronto);

c)    Sezioni ambientali schematiche rappresentative del rapporto percettivo ed altimetrico fra l’intervento ed il contesto territoriale assoggettato al vincolo, su scala locale e/o sovralocale, in riferimento alla valutazione paesaggistica-ambientale;

d)    Piante, prospetti e sezioni significative quotate in scala 1:100 o inferiore per interventi di maggiore estensione territoriale;

e)    Sovrapposizione dello stato di fatto con lo stato di progetto;

f)     Tavola con indicati e quantificati i movimenti di terra previsti in scavo e riporto, nonché le opere di contenimento delle terre;

g)    Particolari costruttivi significativi in scala adeguata opportunamente quotati [es, sistemi costruttivi, finiture, fondazioni, catenarie, corpi morti, illuminazione, insegne pubblicitarie, ecc…] ed indicazione dei materiali di impiego, dei relativi colori (campionati e codice RAL/NCS, conformi all’eventuale piano dei colori comunale se esistente), e delle essenze da impiegarsi.